backup-dati

Ho toccato diverse volte l’argomento backup dei dati, sia segnalando prodotti software che aiutano ad automatizzare il processo che attrezzature hardware per una corretta archiviazione ma il problema e’ sempre lo stesso : ci si accorge di questa tematica solo quando e’ troppo tardi.

Scrivo ancora qualche rigo per invogliare i lettori del blog visto che di recente ho assistito a scene piuttosto deprimenti dovute a perdite di dati e mi sento in dovere di fare formazione.

Il backup, questo sconosciuto …

Nel settore informatico questo termine indica la copia di sicurezza o di riserva dei propri dati su altro dispositivo o supporto di memorizzazione in modo da evitare la perdita definitiva in caso di manipolazioni o danni hardware.

Oggi grazie al Cloud e’ possibile salvare anche online i propri dati ed averli a disposizione su piu’ dispositivi (vedi Dropbox, Skydrive, Google Drive etc.etc.)

Tuttavia, con questa abbondanza di soluzioni succede sempre la stessa cosa : quando si rompe un hard disk, vi sono intrusioni informatiche o semplicemente si e’ cancellato un file non si sa piu’ a che santo votarsi perche’ il backup e’ vecchio di mesi nel migliore dei casi.

L’hardware puo’ rompersi in qualsiasi monento, la sbadataggine puo’ far cancellare file preziosi e le intrusioni informatiche sono sempre piu’ diffuse …

Cosa fare ?

Semplice, adottare una procedura, vuoi che sia manuale o automatizzata l’importante e’ che ci si preoccupi di fare una copia su un supporto diverso (e si, fare il backup nella seconda partizione del proprio hard disk non serve a molto …) e soprattutto controllare regolarmente che venga fatto.

A cosa serve questo piccolo articolo?

A creare un punto di discussione qualora ti volessi confrontare sulla tematica, suggerire soluzioni o semplicemente avere un consiglio.

Non mi va di fare elenchi di programmi o strumenti di memorizzazione sterili e fini a se stessi, confrontiamoci su problematiche reali cercando di dare soluzioni efficaci.

Written by Alberico Schiappa

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This article has 3 comments

  1. alberico schiappa Reply

    Ecco cosa e’ successo alla famosa casa PIXAR per quanto riguarda il film TOY STORY 2.

    In pratica una leggerezza di un programmatore su un terminale ha cancellato tutto il lavoro di decine di persone per diversi mesi. A questo punto richiedono un ripristino dal backup ma si accorgono solo allora che il backup era fermo da qualche tempo senza che nessuno se ne accorgesse. Riuscite a immaginare il CAOS ?!??!?

    http://www.cineblog.it/post/37771/toy-story-2-salvato-da-un-backup

  2. Polva Reply

    Ottimo spunto di riflessione, utile soprattutto a ricordare questa importante pratica, troppo spesso ignorata.
    Volevo aggiungere una cosa, magari saputa, ma certo da non sottovalutare.
    I RAID conservativi (mi riferisco ai diffusi RAID1, RAID5, RAID10) non sono sistemi di backup. Sono semplicemente dei modi per conservare dati in caso di problemi fisici ai drives. Ma non mettono assolutamente al sicuro in caso di problemi all’OS, cancellazioni accidentali o di corruzione di file system. Mi e’ capitato spesso di trovare quest’ultima situazione e di veder perdere i dati.
    Non che non vadano usati, ma a mio avvisto, sempre in cooperazione con una copia ASINCRONA., magari multiple e facendone sia una giornaliera sia settimanale. In questo saremo maggiormente tutelati da problemi software e potremo anche risalire a versioni del file piu’ vecchie.

    • alberico schiappa Reply

      Concordo al 100%

      In effetti il RAID e’ un sistema di gestione dei dischi che “tappa” in parte e “temporalmente” il problema della rottura fisica di un disco ma questo non vuol dire che non si possano rompere simultaneamente o a distanza ravvicinata piu’ dischi o rovinare un back plane, o che il controller faccia capricci e quindi rovini il raid stesso.

      Avere una copia su altro supporto e’ obbligatorio se si tiene ai propri dati :)

      Consiglio la lettura di questo interessante articolo : http://www.storage-backup.com/wd/qual-e-il-tuo-piano-di-backup-8478/

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